Benvenuta Primavera

Le ore di luce aumentano e l’aria si fa più tiepida, mentre ovunque la Natura esplode in tante piccole grandi manifestazioni.

Anche dentro e fuori la cascina qualcosa è cambiato: le fioriture gialle del tarassaco e quelle purpuree del lamio viola colorano le rive dei fossi e gli alberi da frutto si coprono di petali e profumi che attirano preziosi insetti impollinatori come le api.

Pochi giorni fa sono arrivate le rondini. Passeggiavamo con i cani e un guizzo in volo ha attirato la nostra attenzione: una meravigliosa e velocissima rondine si è infilata nelle stalle, dove da sempre questi preziosi uccellini costruiscono i nidi, capolavori di architettura e maestria, piccole coppe fatte di fango e paglia. Anche quest’anno sono giunte da lontano, affrontando un viaggio lunghissimo e pieno di pericoli, con la determinazione di un eroe racchiusa in corpicini di pochi grammi. La loro presenza ci regalerà la bellezza e gli acuti dei loro gridi, ma soprattutto il loro aiuto come insetticidi naturali. Pensate che è stato calcolato che, ogni giorno, una coppia di rondini è in grado di predare circa 6000 insetti, numero altissimo che può addirittura salire a 20.000 al giorno durante la stagione riproduttiva (quando cioè i pulli sono presenti nel nido e devono essere alimentati).

Intanto, nei campi che circondano la cascina, i trattori sono al lavoro e vengono seguiti da centinaia di uccelli come aironi guardabuoi, ibis sacri (una specie alloctona che sta un po’ invadendo la Pianura Padana), aironi cenerini e, spesso, qualche cicogna bianca. 

Sapete perché queste creature si radunano intorno ai solchi appena tracciati nel terreno? Per nutrirsi di insetti e micro mammiferi “stanati” nella terra smossa.

Una volta catturate le prede, in questo periodo, le cicogne si alzano in volo e vanno a raggiungere i loro grandi nidi, distribuiti nel paesi vicini a Vidigulfo. 

Queste enormi costruzioni, che crescono e vengono ristrutturate di anno in anno, arrivano a pesare centinaia di kg e a raggiungere altezze pari a due metri. Di solito sono poste su manufatti di origine umana, come campanili o addirittura gru inutilizzate per qualche tempo. Nei pressi di Zerbolò però, intorno alla Cascina Venara che fu in passato un Centro per la riproduzione e reintroduzione di questa splendida specie, è possibile osservare una nutrita colonia di cicogna bianca interamente sorta sugli alberi. Sono principalmente vecchi ed alti pioppi ad ospitare i nidi di questi grandi uccelli.

Intanto a Cascina Languria una coppia di piccoli rapaci che dorme di giorno e caccia di notte è impegnata nella cova delle uova. Si tratta della civetta, piccolo e diffuso rapace notturno, che all’imbrunire fa sentire la sua voce che somiglia al miagolio di un gatto. Grande cacciatrice di topolini ed insetti, la civetta non è difficile da osservare nelle serate calde mentre vola a bassa quota con la tipica traiettoria ondulata. 

Se siete curiosi “di Natura” seguiteci… Non è finita qui!

Cristina Nera

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